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I testi antichi dello yoga

 

"La saggezza e la mistica dell'Oriente hanno molto da dirci, anche se parlano una lingua per noi inimitabile. Ci ricordano ciò che abbiamo dimenticato, cioè il destino del nostro uomo interiore"

Carl Gustav Jung

 

Chi non ha mai sentito parlare dei Veda, gli antichi scritti indiani della Conoscenza che risalgono almeno al 1500 a. C., ma che secondo alcuni studiosi in realtà sono molto più antichi, e delle Upanisad, che costituiscono la parte finale dei Veda? Qual'è l'origine dell'universo? Qual'è il nostro posto in esso? Da dove veniamo? Dove andiamo? Può l'uomo andare oltre i suoi limiti e la sua condizione intrisa di sofferenza? Le grandi domande relative alla natura dell'universo e al destino umano vengono per la prima volta affontate in questi testi, in particolar modo nelle Upanisad. Tra i grandi testi della filosofia e della cultura indiana ricordiamo anche il Ramayana - che narra le gesta e gli insegnamenti di Shri Rama,  generalmente riconosciuto come la settima incarnazione di Vishnu - ed il Mahabharata, il quale narra la grande epica guerra tra i Pandavas ed i Kauravas, ed assieme ad essa gli insegnamenti di Shri Krishna (ottava incarnazione di Vishnu) nella parte centrale chiamata Bhagavadgita, Canto del beato Signore, ma che rappresenta in realtà anche la storia dell'intera umanità e di ciascuno di noi. Il kurukshetra, il grande campo di battaglia, è anche dentro ciascuno di noi. Ai nostri giorni il mondo intero rappresenta il kurukshetra, ed è proprio nella confusione, nella crisi che si alimenta dentro di noi il desiderio per la ricerca. Il Buddha non ricevette il suo stimolo a ricercare all'interno del Palazzo imperiale, dove tutto era tranquillo ed ordinato; così analogamente nel Tao si usa il termine Wei-ji per spiegare come la trasformazione avvenga nel gioco dinamico tra crisi e cambiamento.

Tanti sono i testi sacri e le odi nella cultura indiana dedicati alla Madre Divina, alla Devi, ricordiamo in particolare il Devi Mahatmyam, 700 versi dedicati a Shri Durga.

Tra i testi fondamentali dello Yoga è doveroso ricordare gli Yoga Sutra di Patanjali, risalenti ad epoca più recente (il XII-XIII secolo d. C.), ma tuttavia il primo ed uno dei fondamentali testi scritti sulle tecniche dello Yoga. In particolare ricordiamo come, secondo Patanjali, siano otto gli elementi fondamentali dello Yoga ma, a differenza di quanto si ritiene comunemente in occidente, la parte dedicata alle posture fisiche, le asana, è breve e quasi propedeutica, mentre la parte centrale e maggiormente rilevante è dedicata agli esercizi di attenzione, e ancor più alla meditazione ed al Samadhi, lo stato di compiuta integrazione con l'oggetto della meditazione, con il Brahman.

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Shri Ganesha