Non potete conoscere il significato della vostra vita finché non siete connessi al Potere che vi ha creato.
(Shri Mataji Nirmala Devi)
Uno śloka, dal sanscrito श्लोक che significa canzone, è una categoria di versi sviluppati dal vedico Anuṣṭubh. E’ la base metrica per i versi epici indiani e può essere considerata la forma classica indiana per eccellenza, in quanto ricorre più frequentemente di ogni altra forma metrica nella poesia classica sanscrita. Il Mahabharata ed il Ramayana, per esempio, sono scritti quasi completamente in sloka. Si racconta tradizionalmente che questa forma di versi sia venuta in mente a Valmiki, l’autore del Ramayana, mentre gli capitava di osservare un cacciatore colpire uno di una coppia di uccelli in amore.
पद्माकरं दिनकरो विकचिकरोति
चन्द्रो विकासयति कैरवचक्रवालम् ।
नाभ्यर्थितो जलधरोऽपि जलं ददाति
सन्तः स्वयं परहिते निहिताभियोगाः ॥
Il Sole fa fiorire il Loto.
La Luna da parte sua fa fiorire il giglio.
Anche la nuvola, senza che gli sia richiesto, dona l’acqua.
Le grandi anime prendono sempre iniziative per fare del bene agli altri.
Gli slokas che vi proponiamo, molto conosciuti in India e dalle persone che abbiano approfondito la filosofia indiana, sono delle preghiere od invocazioni che spesso raffigurano le qualità del Divino e delle Deità o descrivono il cammino spirituale dell’aspirante alla Moksha, la liberazione finale.
Possono essere cantati o semplicemente ascoltati durante la meditazione, portando l’attenzione di volta in volta sul chakra o sulle qualità sottili rappresentate nello sloka. Gli slokas da 1 a 6, cantati da Niki Wells, artista inglese ma che ha vissuto e studiato in India e che pratica la meditazione Sahaja Yoga, possono essere ascoltati mentre meditiamo sui chakra sotto indicati. Gli slokas da 7 a 10, cantati da Subramaniam ed altri artisti indiani, includono il Devi Kavach, celebre invocazione e ringraziamento alla Dea che è particolarmente utile per riequilibrare il Chakra del Cuore centro, il Gayatri Mantra ed il Devi Suktam.